Descrizione

  • Malformazione vascolare composta da capillari dilatati senza interposizione di tessuto nervoso normale.
  • Caratterizzata da bassa pressione di flusso e predisposizione a microemorragie ripetute.
  • Può essere sporadico o familiare, con presentazione solitaria o multipla.

Eziopatogenesi

  • Malformazione congenita dovuta a anomalie dello sviluppo vascolare.
  • Mutazioni genetiche note: CCM1 (KRIT1), CCM2 (MGC4607), CCM3 (PDCD10) nelle forme ereditarie.
  • Possibile insorgenza secondaria a radiazioni ionizzanti.

Manifestazione clinica

  • Crisi epilettiche focali o generalizzate.
  • Deficit neurologici progressivi o transitori.
  • Cefalea cronica o acuta associata a sanguinamento.
  • Talvolta asintomatico e diagnosticato incidentalmente.

Imaging

Radiologia tradizionale (RX)

  • Non utile nella diagnosi di cavernoma.

Ecografia

  • Non applicabile negli adulti; rilevabile nei neonati tramite fontanella aperta se di dimensioni maggiori.

Tomografia Computerizzata (TC)

  • Può mostrare aree iperdense da emorragie pregresse o calcificazioni.
  • Limitata sensibilità nella rilevazione di cavernomi piccoli o non complicati.

Risonanza Magnetica (RM)

  • Metodo diagnostico di scelta.
  • Segnale eterogeneo ("popcorn-like") in T1 e T2 dovuto a emorragie di diversa epoca.
  • Sequenze T2*/GRE e SWI estremamente sensibili nella rilevazione di emosiderina periferica.
  • Assenza di significativo enhancement contrastografico.

Angiografia / Contrastografia

  • Generalmente negativa; il cavernoma è una lesione a basso flusso e angiograficamente occulto.

Diagnosi Differenziale

  • Malformazioni artero-venose (MAV).
  • Ematomi cavernosi post-traumatici.
  • Tumori vascolari (es. emangioblastoma).
  • Calcificazioni intracerebrali.

Diagnostica di laboratorio

  • Non esistono esami di laboratorio specifici.
  • Test genetici nei casi familiari con multiple lesioni cavernose.

Trattamento

Trattamento chirurgico

  • Indicazione alla resezione microchirurgica in caso di crisi epilettiche farmacoresistenti o sanguinamenti ripetuti.
  • Approccio conservativo nei cavernomi asintomatici o in sedi eloquenti ad alto rischio chirurgico.

Trattamento interventistico

  • Non applicabile nella gestione dei cavernomi cerebrali.

Trattamento medico

  • Terapia antiepilettica per il controllo delle crisi.
  • Monitoraggio clinico-radiologico periodico nei cavernomi stabili.

Bibliografia

  • Mawad ME, Leary JM, Choi IS, Wallace RC, Lopez-Gonzalez MA. Cavernous malformations: technique and results of minimally invasive surgery. Neurosurgery. 2006.
  • Labauge P, Denier C, Bergametti F, Tournier-Lasserve E. Genetics of cavernous angiomas. Lancet Neurol. 2007.

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