Il paziente sanguinante


Descrizione

  • Paziente interessato da emorragia
    • fuoriuscita di sangue da vasi per rottura traumatica o patologica
  • Classificazione: arteriosa, venosa, capillare
  • Distribuzione: esterna o interna
  • Temporalità: acuta o cronica
  • Entità variabile: minima a massiva
  • Origine: traumatica, spontanea, iatrogena
  • Possibile formazione di ematomi o versamenti
  • Compromissione emodinamica in perdite rilevanti
  • Rischio di danno d’organo per compressione o ischemia
  • Emergenza clinica potenzialmente letale

Eziopatogenesi

Eziopatogenesi

  • Traumi chiusi o penetranti (incidenti, lesioni iatrogene)
    • ~20–30 % dei casi di emorragie esterne e interne acute
  • Rottura di aneurismi intracranici
    • causa dell’85 % delle emorragie subaracnoidee spontanee
  • Ipertensione arteriosa cronica
    • principale fattore in emorragie cerebrali intraparenchimali (forme "tipiche")
  • Malformazioni vascolari (MAV, angiomi, fistole)
    • responsabili del 15 % delle emorragie subaracnoidee non aneurismatiche
  • Coagulopatie e disordini ematologici
    • es. emofilia A: 1/5000 maschi, B: 1/30000
    • trombocitopenia, anticoagulanti
  • Farmaci anticoagulanti e FANS
    • aumentano rischio di emorragie digestive alte (ulcera peptica responsabile del 35–60 % dei casi)
  • Atonia uterina nella emorragia post‑parto
    • ~70 % dei casi; traumi ostetrici ~20 %, ritenzione tessuti ~10 %, coagulopatie <1 %
  • Diverticolosi colica
    • causa del 30–65 % delle emorragie digestive inferiori; angiopatia 4–15 %, emorroidi 4–12 %
  • Neoplasie e ulcerazioni (gastrointestinali, polipi)
    • meno frequenti (<11 % nei sanguinamenti GI inferiori)
  • Fattori di rischio predisponenti
    • fumo, ipertensione, abuso alcolico, età, trombofilia, predisposizione familiare (es. aneurisma familiare ×3‑5)
  • Processi infiammatori o infettivi con erosione della parete vasale
  • Complicanze iatrogene da procedure invasive o chirurgiche

Manifestazione clinica

Manifestazione clinica

  • Segni di ipovolemia acuta nei sanguinamenti massivi:
    • tachicardia
    • ipotensione
    • sudorazione fredda
    • obnubilamento
    • shock emorragico
  • Pallore cutaneo-mucoso, astenia, vertigini e lipotimia nei casi di emorragia cronica o subacuta
  • Dolore locale in corrispondenza del sito di sanguinamento, spesso associato a tumefazione nei casi di ematoma
  • Ecchimosi, petecchie o ematomi visibili a livello cutaneo in caso di emorragie superficiali o coagulopatie
  • Segni neurologici acuti in emorragie intracraniche:
    • cefalea improvvisa
    • deficit focali
    • perdita di coscienza
    • crisi epilettiche
  • Dispnea, tachipnea, dolore toracico in caso di emotorace o emorragia alveolare
  • Distensione addominale, dolore, segni peritoneali nei sanguinamenti intra-addominali (es. emoperitoneo)
  • Ematemesi, melena, ematochezia nelle emorragie del tratto gastrointestinale superiore e inferiore
  • Ematuria macroscopica in caso di sanguinamento del tratto urinario
  • Alterazioni dello stato di coscienza o instabilità clinica nei casi avanzati o non compensati

Imaging

Radiologia tradizionale (RX)

  • Identificazione indiretta di raccolte ematiche (es. opacità pleurica da emotorace)
  • Visualizzazione di segni indiretti secondari come spostamento delle strutturale anatomiche

Ecografia

  • Permette la rilevazione di versamenti ematici in cavità (addome, torace, pericardio) come raccolte anecogene o disomogene a seconda dell'età del sangue
    • spesso ipoecogeni in fase acuta
    • progressiva eterogenicità ecografica nella fase subacuta e cronica
  • Individuazione di ematomi intramuscolari o parenchimali
  • Utilizzabile come guida per procedure interventistiche (drenaggi per ematomi)

Ecodoppler

  • Identificazione di stravaso attivo con segnali di flusso turbolento o spot colorati all’interno di ematomi
  • Valido per valutare fistole artero-venose, pseudoaneurismi post-traumatici o iatrogeni
  • Valutazione emodinamica nei traumi vascolari periferici con alterazione del profilo spettrale o assenza di flusso
  • Utilizzabile per il monitoraggio evolutivo di ematomi e raccolte ematiche nel tempo

Ecografia (FAST)

  • Metodo di prima scelta in pazienti instabili e nelle urgenze addominali
  • Limitazioni in caso di meteorismo, obesità o localizzazioni profonde

Tomografia Computerizzata (TC)

  • Metodo di elezione per la localizzazione e quantificazione del sanguinamento
  • TC con contrasto evidenzia stravaso attivo (blush)
  • Valutazione dell’estensione dell’ematoma e complicanze associate

Risonanza Magnetica (RM)

  • Utilizzata per caratterizzazione temporale degli ematomi
  • Valutazione dettagliata di emorragie encefaliche o spinali
  • Studio di emorragie in tessuti molli e organi parenchimatosi

Angiografia / Contrastografia

  • Identificazione diretta della sede del sanguinamento attivo
  • Possibilità di trattamento interventistico simultaneo (es. embolizzazione)

Diagnosi Differenziale

  • Versamenti non ematici (sierosi, linfatici)
  • Neoplasie con aspetto simil-emorragico
  • Infarti emorragici
  • Infiammazioni con necrosi tissutale

Diagnostica di laboratorio

  • Emocromo con conta dei globuli rossi e livelli di emoglobina
  • Test coagulativi: PT, aPTT, INR
  • Esami specifici per disordini ematologici o farmacologici

Trattamento

Trattamento chirurgico

  • Emostasi diretta mediante sutura o legatura vascolare
  • Evacuazione di ematomi compressivi o infetti

Trattamento interventistico

  • Embolizzazione arteriosa selettiva mediante angiografia
  • Stenting in caso di lesioni vascolari

Trattamento medico

  • Trasfusioni di emocomponenti (globuli rossi, plasma, piastrine)
  • Somministrazione di farmaci emostatici, antifibrinolitici o antagonisti di anticoagulanti
  • Supporto emodinamico e monitoraggio intensivo

Bibliografia


Raccolta di immagini

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