Descrizione

  • Condizione caratterizzata dall’impianto ectopico di tessuto endometriale funzionante
  • Colpisce il 10-15% della popolazione femminile in età fertile
  • Presente nel 5-20% delle pazienti con dolore pelvico cronico
  • Età media alla diagnosi: 25-30 anni
  • Rara prima del menarca, tende a regredire con la menopausa
  • Condizione estrogeno-dipendente
  • Principale causa di infertilità femminile

Localizzazioni dell’endometrio ectopico

  • Localizzazioni dell'endometrio ectopico
    • pelviche
      • ovaio
      • salpingi
      • vagina
      • compartimento anteriore
        • vescica
        • spazio pre- vescicale
        • setto vescico-vaginale
      • ligamenti uterini
      • compartimento posteriore
        • setto retto-vaginale
        • peritoneo del cavo di douglas
        • retto
        • appendice
    • extra-pelviche
      • parete addominale
      • pleura
      • polmone
      • encefalo
  • Estensione in profondità
    • Endometriosi superficiale
    • Endometriosi profonda
      • foci endometriosici penetrano nello spazio retroperitoneale o nella parete organi pelvici con spessore >5 mm

Eziopatogenesi

  • Teorie prevalenti: mestruazione retrograda, metaplasia celomica, disseminazione linfatica o ematogena
  • Ruolo fondamentale dell'attività ormonale ovarica nella crescita e mantenimento dei foci
  • Innesco di risposta infiammatoria cronica e fibrosi

Manifestazione clinica

  • Dispareunia, dismenorrea, dolore pelvico cronico
  • Infertilità
  • Dismenorrea progressiva e sintomi ciclici correlati alla sede dell’impianto
  • Disturbi urinari o intestinali se coinvolti vescica o retto

Imaging

  • Ruolo dell'imaging
    • indicare numero e sede delle localizzazioni endometriosiche
    • confermare la diagnosi clinica di endometriosi
    • follow-up post-operatorio
    • definire infiltrazione degli organi vicini alla placca
      • per corretto planning operatorio
  • L'esplorazione laparoscopica è il Gold Standard diagnostico-stadiativo

Radiologia tradizionale (RX)

  • Nessun ruolo diretto nella diagnosi
  • Utile solo per valutare complicanze, come ostruzione intestinale

Ecografia

  • Prima metodica di approccio, preferibilmente transvaginale e transrettale
  • Valida per localizzazioni ovariche, retto-vaginali e del cavo di Douglas
  • Limitata nel campo di visione e nella caratterizzazione delle lesioni complesse

Tomografia Computerizzata (TC)

  • Limitato utilizzo, bassa specificità
  • Indicata per complicanze, valutazione di masse addominali, idronefrosi

Risonanza Magnetica (RM)

  • Esame di riferimento per valutazione dell’estensione della malattia
  • Identifica lesioni peritoneali, retroperitoneali, infiltrazione organi
  • Lesioni tipiche: ipointense in T2 per componente fibrotica con possibili foci iperintensi in T2 (sanguinamento)
  • Cisti endometriosiche: uniloculari, con contenuto omogeneo, effetto “shading” in T2
  • Cisti complesse: multiloculate, con contenuti eterogenei in varie fasi emorragiche
  • Valutazione con mdc utile per sospetta degenerazione maligna
  • Segni di degenerazione: noduli murali, incremento dimensionale, mancato shading, impregnazione e restrizione DWI
  • Risonanza Magnetica
    • l’esame che ha maggior peso nella valutazione dell’endometriosi
      • estensione di malattia
        • presenza di localizzazioni peritoneali
    • Il tessuto endometriosico ha un aspetto RM tipico
      • sfrangiato
      • irregolare
      • ipointenso in T2
        • componente fibrotica
      • con delle aree puntiformi all’interno iperintense in T2
      • possiamo trovare cisti
        • le cisti semplici sono facili da identificare
          • cisti uniloculari a contenuto omogeneo
          • spesso si può vedere un livello liquido-liquido
            • viene detto “effetto shading”
          • molto tipico del sanguinamento
        • le cisti complesse sono
          • cisti multiloculate
          • sedimentate
      • le localizzazioni ovariche di endometriosi possono essere sede di degenerazione maligna
        • quando si fa un esame per endometriosi è opportuno farlo con mdc
          • criteri di degenerazione maligna:
            • a livello ovarico:
              • presenza di nodulo murale o noduli con impregnazione contrastografica
              • incremento dimensionale
              • mancanza dell’effetto “shading” nelle sequenze T2-pesate.
            • a livello extra-ovarico:
              • masse solide, con segnale intermedio in T2, impregnazione contrastografica
              • restrizione DWI
              • adenopatie

Angiografia / Contrastografia

  • Non indicata routinariamente
  • Può essere utile in endometriosi vescicale per valutazione preoperatoria

Diagnosi Differenziale

  • Malattie infiammatorie pelviche
  • Tumori ovarici (cistoadenomi, tumori borderline)
  • Morbo di Crohn
  • Colite ulcerosa
  • Tubercolosi pelvica

Diagnostica di laboratorio

  • CA-125: può essere elevato, ma non specifico
  • Marker tumorali per esclusione diagnosi differenziali

Trattamento

Trattamento chirurgico

  • Laparoscopia diagnostica e terapeutica
  • Asportazione dei foci endometriosici
  • Exeresi di cisti ovariche, noduli profondi, aderenze
  • Resezioni segmentarie intestinali nei casi severi

Trattamento interventistico

  • Drainaggio percutaneo di raccolte endometriosiche inaccessibili chirurgicamente

Trattamento medico

  • Contraccettivi ormonali combinati
  • Progestinici
  • Analoghi del GnRH
  • Antagonisti del GnRH
  • Terapia sintomatica con FANS

Bibliografia


Raccolta di immagini