Descrizione
- Organo parenchimatoso situato in ipocondrio destro ed esteso in epigastrio fino a ipocondrio sinistro
- Diviso anatomicamente in lobi destro e sinistro
- divisione funzionale secondo la Classificazione di Couinaud in 8 segmenti
- Vascolarizzazione doppia: arteria epatica (20-30%) e vena porta (70-80%).
- Drenaggio venoso tramite vene sovraepatiche verso la vena cava inferiore.
- Drenaggio biliare tramite dotti epatici destro e sinistro → dotto epatico comune.
- Funzioni principali:
- Sintesi proteica (albumina, fattori della coagulazione)
- Metabolismo glucidico, lipidico e proteico
- Detossificazione (farmaci, ammoniaca)
- Produzione e secrezione della bile
- Deposito di glicogeno, vitamine e ferro
Lobi del fegato
- Lobo destro
- il più voluminoso
- include i segmenti V, VI, VII, VIII
- separato dal lobo sinistro dalla fissura sagittale principale
- fossa della colecisti anteriormente
- solco della vena cava posteriormente
- Lobo sinistro
- include i segmenti II, III e IV
- più piccolo, appiattito in senso anteroposteriore
- Lobo caudato (segmento I)
- posteriore, adiacente alla vena cava inferiore
- vascolarizzazione e drenaggio indipendenti
- riceve rami da vena porta e arterie epatiche destra e sinistra
- drenaggio venoso diretto nella VCI
- Lobo quadrato
- porzione anteriore del segmento IV
- situato tra la fossa della colecisti e il legamento rotondo
Legamenti del fegato
- Legamento falciforme
- origina dalla parete anteriore dell'addome fino alla faccia anteriore del fegato
- divide anatomicamente i lobi destro e sinistro sulla faccia diaframmatica
- contiene il legamento rotondo (residuo della vena ombelicale)
- Legamento rotondo (ligamentum teres hepatis)
- decorso nel margine libero del legamento falciforme
- raggiunge il margine inferiore del fegato fino al ramo sinistro della vena porta
- Legamento venoso (ligamentum venosum)
- residuo del dotto venoso di Aranzio
- decorre tra il ramo sinistro della vena porta e la vena cava inferiore
- Legamenti coronari
- riflessi del peritoneo che ancorano la parte superiore del fegato al diaframma
- formano i margini superiore e inferiore del legamento triangolare destro e sinistro
- Legamenti triangolari destro e sinistro
- prolungamenti laterali dei legamenti coronari
- fissano i lobi destro e sinistro al diaframma
- Legamento epatogastrico
- parte del piccolo omento
- connette il fegato al piccolo ricurvo gastrico
- Legamento epatoduodenale
- parte del piccolo omento
- contiene il peduncolo epatico (triade portale: vena porta, arteria epatica, coledoco)
Vascolarizzazione arteriosa
Apporta circa il 20-30% del totale di sangue al fegato
Tronco celiaco
└── Arteria epatica comune
└── Arteria epatica propria
├── Arteria epatica sinistra → Segmenti II, III, IV
└── Arteria epatica destra → Segmenti V, VI, VII, VIII
Vascolarizzazione venosa (afferente)
Apporta circa il 70-80% del totale di sangue al fegato
Vena porta
├── Ramo portale destro → Segmenti V–VIII
└── Ramo portale sinistro → Segmenti II–IV
└── Rami per il segmento I (caudato)
Vascolarizzazione venosa (efferente)
├──Vena sovraepatica destra ← Segmenti V–VIII
├── Vena sovraepatica media ← Segmenti IV, V, VIII
├── Vena sovraepatica sinistra ← Segmenti II–III
├── Vena epatica accessoria (variabile) ← Segmento VI/VII
└── Vena cava inferiore (VCI)
Innervazione
- Plesso epatico derivato da plesso celiaco (fibre simpatiche T6–T9) e dal nervo vago anteriore e posteriore (parasimpatico).
- Fibre viscerali afferenti per la sensibilità dolorifica con decorso lungo vie simpatiche.
Rapporti anatomici
- Superiormente: diaframma, pleura costale, base polmone destro, pericardio.
- Inferiormente: stomaco, duodeno, colon trasverso, rene e surrene destro.
- Posteriormente: vena cava inferiore, esofago addominale, aorta, retroperitoneo.
Metodiche imaging per lo studio dell’organo
- Ecografia addominale ed ecocolordoppler
- Ecografia con mezzo di contrasto (CEUS)
- TC quadrifascia (basle, arteriosa, portale, tardiva).
- RM addome superiore con sequenze: T1,T2, DWI ed epatobiliari con mezzo di contrasto epatospecifico
- Angiografia digitale selettiva (DSA) per studio vascolare pre-embolizzazione o chemiembolizzazione.
Misure radiologiche
Diametri
Struttura | Diametro (Valore Normale) | Note |
---|---|---|
Diametro cranio-caudale (lobo dx) | ≤ 15–16 cm (ecografia) | Misurato in linea medioclavicolare |
Vena porta | 8–12 mm | >13 mm può indicare ipertensione portale |
Arteria epatica propria | 4–7 mm | Variabile, flusso pulsatile |
Coledoco | ≤ 6 mm (<60 anni) | Fino a 10 mm dopo colecistectomia |
Vena epatica destra/media/sinistra | 6–10 mm ciascuna | Drenano nella VCI |
Vena cava inferiore (sovraepatica) | 20–30 mm | Valore variabile con la respirazione |
Caratteristiche radiologiche
Radiologia tradizionale (RX)
- Non direttamente visibile in radiografia convenzionale senza mezzo di contrasto
- Opacità epatica deducibile indirettamente per dislocazione o obliterazione di strutture adiacenti
- Profilo epatico inferiore può essere evidenziato in RX addome
- Calcificazioni intraepatiche (es. esiti di idatidosi, emangioendotelioma calcificato, metastasi mucinose).
- Spostamento delle anse intestinali può suggerire epatomegalia o masse focali.
- Livelli idroaerei intraepatici indicativi di ascesso.
- In RX torace il sollevamento dell'emidiaframma destro può riflettere epatomegalia o lesioni sottodiaframmatiche.
Ecografia
- Esame di imaging di primo livello per valutazione epatica
- Posizionamento: finestra intercostale, sottocostale, epigastrica
- Aspetti normali:
- Parenchima omogeneo, ecogenicità lievemente superiore a quella del rene
- Margini regolari, contorni lisci
- Diametro longitudinale lobo destro ≤ 15–16 cm (in linea medioclavicolare)
- Vena porta visibile, flusso epatopeto con Doppler, calibro 8–12 mm
- Dotti biliari non dilatati (<6 mm in età <60 anni)
- Indicazioni principali:
- Epatomegalia, steatosi, cirrosi, masse focali (cisti, emangiomi, HCC)
- Valutazione del sistema portale e segni di ipertensione portale
- Guida per procedure interventistiche (biopsia, drenaggio)
- Follow-up in pazienti con epatopatie croniche
- Valutazione emodinamica per segni indiretti di congestione, rigetto del trapianto, sindrome di Budd-Chiari
- Limiti:
- Ridotta sensibilità per lesioni <1 cm o in pazienti obesi/meteorici
- Limitata caratterizzazione tissutale rispetto a TC/RM
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso arterioso:
- Flusso pulsatile a bassa resistenza con direzione epatopeta
- Morfologia a flusso continuo con modulazione sisto-diastolica
- Assenza di inversioni di flusso
- Velocità sistolica di picco (PSV): 20–70 cm/s
- Indice di resistenza (RI):
- 0,55–0,80 (valore normale)
- RI >0,80 può indicare vasocostrizione o compressione estrinseca
- RI <0,55 può suggerire shunt artero-venosi, necrosi o rigetto post-trapianto
- Utilità clinica:
- Valutazione della pervietà post-procedura (es. embolizzazione, trapianto)
- Identificazione lesioni focali ipervascolari
- Flusso pulsatile a bassa resistenza con direzione epatopeta
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso venoso
- Vena porta
- Flusso continuo laminare uniforme fasico con il respiro a direzione epatopeta, aliasing assente in condizioni normali
- Velocità media: 15–20 cm/s
- Calibro: 8–12 mm (fino a 13 mm); >13 mm può indicare ipertensione portale
- Alterazioni patologiche:
- inversione di flusso (epatofugo),
- flusso turbolento, rallentato o assente in trombosi
- Vene sovraepatiche
- Flusso trifasico per componenti sistolica, diastolica e retrograda atriale a direzione epatofuga
- lo spettro doppler può diventare bifasico o piatto in contesti patologici (es. cirrosi, compressione estrinseca)
- Flusso trifasico per componenti sistolica, diastolica e retrograda atriale a direzione epatofuga
- Vena porta
Tomografia Computerizzata (TC)
- TC quadrifascia con mezzo di contrasto iodato
- Fase basale pre-contrastografica
- Fase arteriosa (20–30 sec) → lesioni ipervascolari (es. HCC)
- Fase portale (60–70 sec) → confronto vascolarizzazione parenchimale
- Fase tardiva (3–5 min) → wash-out HCC, iperintensa in fibrosi o lesioni ipovascolari
- Aspetti normali
- Densità basale (HU): 55–65 HU in fase pre-contrastografica
- Enhancement contrastografico (HU):
- Fase arteriosa +20–30 HU
- Fase portale 70–90 HU totali
- Fase tardiva con desità ridotta per wash-out fisiologico di 5–10 HU
- Omogeneità del contrast enhancement nelle fasi arteriosa e portale
- Vasi epatici ben opacizzati; vena porta iperdensa in fase portale
- Dotti biliari non dilatati
- Indicazioni principali
- Studio morfologico dettagliato del parenchima epatico
- Caratterizzazione di lesioni focali (metastasi, HCC, colangiocarcinoma)
- Stadiazione oncologica e pianificazione chirurgica/interventistica
- Caratterizzazione e follow-up di lesioni focali
- Studio dell'anatomia vascolare epatica (arteriosa, portale, venosa)
- Valutazione di complicanze postoperatorie o post-trauma
Risonanza magnetica (RM)
- Sequenze principali
- Sequenze T1 : segnale intermedio-basso rispetto al muscolo, parenchima normale ipointenso, utile per emorragie/ematosiderina
- Sequenze T2: segnale moderatamente iperintenso rispetto al parenchima muscolare, iperintense cisti, colangiocarcinoma, HCC
- Diffusione (DWI/ADC): restrizione della diffusione in lesioni maligne
- Sequenze dinamica con mdc epatospecifico (es. Gd-EOB-DTPA):
- fasie arteriosa
- fasie portale
- fasie tardiva
- fasie epatobiliare (20 min)
- enhancement contrastografico con pattern trifasico analogo alla TC
- captazione tardiva con mezzi epatospecifici (gadoxetato, gadobenato)
- Aspetti normali
- Parenchima omogeneo
- Assenza di lesioni focali
- Vasi ben visualizzabili nelle sequenze angio-RM (MRA/MRV)
- Fase epatobiliare: parenchima intensamente iperintenso, vie biliari visibili
- Indicazioni principali
- Lesioni non caratterizzate da ecografia o TC
- Diagnosi differenziale HCC vs lesioni benigne (emangioma, FNH, adenoma)
- Valutazione della steatosi (tecniche Dixon) e della siderosi
- Studio dell'anatomia biliare (colangio-RM) e vascolare (Angio-RM)
- Follow-up oncologico e post-trapianto
Angiografia
- Esame invasivo per lo studio dettagliato dell’albero arterioso epatico a scopo interventistico o preoperatorio
- Cateterizzazione selettiva del tronco celiaco e dell’arteria epatica
- Aspetti normali
- Visualizzazione del tronco celiaco, arteria epatica comune, arteria epatica propria
- Rami segmentari visibili in dettaglio
- Riempimento parenchimale epatico omogeneo nelle fasi arteriosa e portale
- Indicazioni principali
- Identificazione e trattamento di lesioni vascolari (aneurismi, fistole, dissezioni)
- Embolizzazione terapeutica (es. HCC, metastasi, sanguinamento attivo)
- Chemoembolizzazione transarteriosa (TACE)
- Radioembolizzazione (TARE) con Yttrio-90
- Mappaggio pre-trapianto o pre-resezione epatica
Varianti anatomiche
- Varianti anatomiche del parenchima epatico:
- Lobo di Riedel: prolungamento caudale del lobo destro presente nel 5-10 % dei soggetti, prevalente nel sesso femminile
- Agenesia o ipoplasia di lobi/segmenti: rara, congenita
- Varianti vascolari arteriose (Classificazione di Michels):
- Normale (tipo I): arteria epatica propria da tronco celiaco, con divisione in rami dx/sx (55–70%:)
- Varianti comuni:
- Arteria epatica destra aberrante da arteria mesenterica superiore (tipo III)
- Arteria epatica sinistra aberrante da arteria gastrica sinistra (tipo II)
- Arteria epatica comune da arteria mesenterica superiore (tipo IX)
- Varianti vascolari venose:
- Variazioni di numero e calibro delle vene sovraepatiche
- Vena epatica media accessoria
- Drenaggio diretto del lobo caudato nella VCI
- Varianti anatomiche delle vie biliari (Classificazione di Huang):
- Normale (tipo A1): confluenza dotti dx/sx → dotto epatico comune
- Varianti comuni:
- Dotto epatico dx posteriore che si inserisce nel dotto epatico sinistro (tipo A2)
- Confluenza triforcata (tipo A3)
- Assenza di confluente dx: dotti anteriori/posteriori si inseriscono separatamente (tipo A4)
Illustrazioni e Imaging
Bibliografia
Raccolta di immagini
AAST liver trauma grading
Minima falda fluida periepatica nella tasca di Morrison
emangioma epatico
Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
From the case rID: 83412
emangioma epatico
Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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emangioma epatico
Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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emangioma epatico
Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
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Si presentano ipointense nelle sequanze pesate in T1 e iperintense nelle sequenza pesate in T2/T2FatSat.
Allo studio contrastografico presentano enhancement centripeto con enhancement nodulare periferico discontinuo in fase arteriosa, riempimento centripeto in fase venosa portale e riempimento quasi completo nelle sequenze ritardate ad eccezione della lesione più voluminosa del lobo sinistro.
Si osserva un'altra lesione arrotondata a margini ben definiti nel segmento VI co diamentro assiale di 2,5 cm , isointensa al fegato in tutte le sequenze con un enhancement precoce in fase arteriosa e isointensa al fegato in fase venosa portale, indicativa di iperplasia nodulare focale (FNH).
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emangioma epatico
Case courtesy of Thuấn Nguyễn Hoàng, Radiopaedia.org. From the case rID: 52639
emangioma epatico
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Case courtesy of Thuấn Nguyễn Hoàng, Radiopaedia.org. From the case rID: 52639