Descrizione

  • Neoplasia benigna più comune dell'utero, originata dalle cellule muscolari lisce del miometrio.
  • Sinonimi di fibroma uterino
    • Leiomioma
    • Fibromioma
    • Fioma
    • Fibroleiomioma
  • Possibili forme miste
    • Leiomioma ad alta cellularità
    • Lipoleiomioma
    • Smooth Muscle Tumors of Uncertain Malignant Potential (STUMP)
  • 25-30% delle donne in età fertile
  • patologia di più frequente riscontro nell’utero
    • possibile ezionolgia ormonale
      • iperesterogenismo
  • tumori benigni, costituiti da
    • cellule muscolari lisce
    • tessuto connettivale
    • circondati da una pseudocapsula
      • di fibrocellule muscolari miometriali
  • evoluzione in Leiomiosarcoma uterino molto rara (1/1000 in pazienti anziane)

Eziopatogenesi

  • Fattori ormonali: la crescita dei fibromi è influenzata dagli ormoni estrogeni e progesterone.
  • Predisposizione genetica: particolari mutazioni genetiche sono correlate alla loro formazione.
  • Fattori ambientali: obesità, dieta e altre patologie associate possono contribuire alla loro insorgenza.

Manifestazione clinica

  • Clinicamente si presentano:
    • asintomatici (20%)
    • alterazioni del ciclo mestruale (dismenorrea)
      • menorragia nel 30-40% dei casi
        • metrorragie
        • possibile polimenorrea
    • sensazione di pienezza addominale
    • dolori pelvici
    • irritazioni
    • compressioni di organi adiacenti
    • leucorrea
    • sterilità
  • Complicazioni: possono includere infertilità, aborti spontanei e parto pretermine.

Imaging

  • dimensioni variabili
  • singoli o multipli
  • localizzazione
    • 90% a livello del corpo uterino
    • 5% dalla cervice uterina
    • raramente a carico del legamento largo
  • sede
    • sottomucosa
    • inframurale
    • sottosierosa
      • peduncolato
      • sessile

Radiologia tradizionale (RX)

  • Radiografia del bacino: limitata utilità diagnostica; può evidenziare calcificazioni nei fibromi calcifici.

Ecografia

  • Ecografia transaddominale e transvaginale: metodo di scelta per la diagnosi; permette di valutare dimensioni, numero e localizzazione dei fibromi.
  • Ecostruttura tipica ipoecogena con lesioni ben circoscritte a margini netti

Tomografia Computerizzata (TC)

  • TC addominale: utile per valutare fibromi di grandi dimensioni o per esclusione di patologie associate.
  • Lesioni ben circoscritte a margini netti tipicamente isodense in TC
    • possono presentare calcificazioni iperdense in TC

Risonanza Magnetica (RM)

  • RM pelvica: fornisce informazioni dettagliate su dimensioni, localizzazione e caratteristiche degli fibromi, utile nella pianificazione chirurgica.
  • Semeiotica RM
    • isointensi in T1w rispetto al miometrio circostante
    • ipointense in T2w
    • psedocapsula
      • iperintensa in T2w
      • ipointensa in T1w
    • nei leiomiomi ad elevata componente cellulare
      • molte cellule muscolari lisce con poca componente connettivale
      • iperintensi in T2w
      • marcata impregnazione in T1w com MdC
    • T1w con MdC
      • impregnazione spesso modesta o assente
      • molto marcata in caso di elevata componente cellulare)
    • spesso presentano calcificazioni
      • evidenti in RX e TC
      • vuoto di segnale in T1w ed in T2w in RM
    • Nei fibromi di maggior dimensione (60%) si associano aree di degenerazione

Angiografia / Contrastografia

  • Angiografia uterina: non comunemente utilizzata, ma può essere impiegata prima di embolizzazione nei fibromi vascolarizzati.

Diagnosi Differenziale

  • fibromi ovarici
  • fibromi sottosierosi di voluminose dimensioni
    • presenza di peduncolo che connette la lesione all’utero
  • Adenomiosi: infiltrazione del tessuto endometriale nel miometrio.
  • Polipi endometriali: strutture simili ma con diverse composizioni cellulari.
  • Tumori maligni: necessaria la valutazione per escludere sarcomi uterini.

Diagnostica di laboratorio

  • Marcatori tumorali: dosaggio di CA-125 può essere utile per escludere malignità in caso di massa pelvica.

Trattamento

Trattamento chirurgico

  • Miomectomia (conservativa): rimozione selettiva dei fibromi, indicata in pazienti che desiderano conservare la fertilità.
  • Isterectomia totale (demolitiva): rimozione totale dell'utero, indicata in pazienti con sintomi severi o fibromi multipli.

Trattamento interventistico

  • Embolizzazione delle arterie uterine: tecnica non chirurgica per ridurre le dimensioni dei fibromi e alleviare i sintomi.

Trattamento medico

  • Agonisti del GnRH: utilizzati per ridurre temporaneamente le dimensioni dei fibromi e controllare i sintomi emorragici.
  • Contraccettivi ormonali: possono essere utilizzati per gestire i sintomi da dismenorrea e menorragia.

Bibliografia


Raccolta di immagini