Descrizione

  • Fistola chirurgica tra arteria e vena creata per fornire un accesso vascolare ad alta portata per emodialisi
  • Tipologie
    • autologa (nativi vasi del paziente)
    • protesica (materiale sintetico)
  • Sedi prevalenti
    • radio-cefalica
    • brachio-cefalica
    • brachio-basilica
    • ulnare-basilica

Tipi di fistola

  • Fistola di Brescia-Cimino (radio-cefalica distale)
    • anastomosi tra arteria radiale e vena cefalica a livello del polso
    • anastomosi di scelta
      • minor rischio di complicazioni rispetto alle fistole prossimali
        • ischemia distale
        • iperaflusso
        • aneurismi della vena efferente
        • sviluppo di stenosi venose centrali
  • Fistola radio-cefalica prossimale
    • anastomosi tra arteria radiale prossimale e vena cefalica a livello dell’avambraccio
  • Fistola omero-cefalica
    • anastomosi tra arteria brachiale (omerale) e vena cefalica a livello del gomito
  • Fistola omero-basilica (con o senza trasposizione venosa)
    • anastomosi tra arteria brachiale e vena basilica; spesso necessita di trasposizione sottocutanea della vena basilica per favorire la cannulazione
  • Fistola radio-basilica
    • anastomosi tra arteria radiale e vena basilica (più rara, frequentemente con trasposizione venosa)
  • Fistola ulnare-basilica (avambraccio)
  • Fistola omero-ascellare (graft sintetico)
    • interposizione di graft sintetico tra arteria brachiale e vena ascellare
  • Fistola femoro-safenica o femoro-femorale (arto inferiore, meno comune)
    • anastomosi tra arteria femorale e vena safena o femorale superficiale
      • solitamente utilizzata quando non disponibili siti agli arti superiori

Presentazione clinica

  • Presentazione fisiologica:
    • thrill palpabile
    • soffio auscultabile
    • vena dilatata
  • Presentazione patologica:
    • edema
    • dolore
    • parestesie
    • cianosi distale
    • assenza di thrill
    • segni di infezione locale
    • sanguinamento

Imaging


Gestione della fistola da dialisi

  • L'obiettivo primario nella gestione della fistola dialitica è preservare quanto più a lungo possibile la durata della fistola
    • la perdita dell'accesso emodialitico è la causa più frequente di ospedalizzazione del paziente in ESRD

Gestione chirugica

  • Creazione FAV: anastomosi latero-terminale o termino-terminale
  • Superficializzazione di vene profonde
  • Revisione chirurgica per stenosi/trombosi
  • Legatura di FAV aneurismatiche o in sindrome da furto

Trattamento interventistico

Follow-up della fistola da dialisi

  • Prima di ogni impiego della fistola deve essere eseguita una valutazione clinica1
  • Il corretto funzionamento della fistola deve essere monitorato regolaremente attraverso la valutazione del flusso dell'accesso1
    • Nel sospetto di stenosi venosa emodinamicamente significativa è indicata l'esecuzione di un ecocolordoppler della fistola quanto prima possibile1
      • Nel caso in cui sia confermata la stenosi venosa il trattamento di prima linea è rappresentato dall'angioplastica1

Bibliografia


  1. Jan Tordoir et al.
    EBPG on Vascular Access
    Nephrology Dialysis Transplantation, Volume 22, Issue suppl_2, May 2007, Pages ii88–ii117 
    https://doi.org/10.1093/ndt/gfm021 ↩︎
  2. Jan Tordoir et al.
    EBPG on Vascular Access
    Nephrology Dialysis Transplantation, Volume 22, Issue suppl_2, May 2007, Pages ii88–ii117 
    https://doi.org/10.1093/ndt/gfm021 ↩︎
  3. Jan Tordoir et al.
    EBPG on Vascular Access
    Nephrology Dialysis Transplantation, Volume 22, Issue suppl_2, May 2007, Pages ii88–ii117 
    https://doi.org/10.1093/ndt/gfm021 ↩︎
  4. Jan Tordoir et al.
    EBPG on Vascular Access
    Nephrology Dialysis Transplantation, Volume 22, Issue suppl_2, May 2007, Pages ii88–ii117 
    https://doi.org/10.1093/ndt/gfm021 ↩︎

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