Descrizione
La ghiandola parotide è la più grande delle ghiandole salivari maggiori. È una ghiandola esocrina di tipo tubulo-acinosa a secrezione prevalentemente sierosa, situata nella loggia parotidea, lateralmente alla mandibola e anteriormente al processo mastoideo.
Vascolarizzazione arteriosa
- È irrorata principalmente dall'arteria auricolare posteriore e dall'arteria temporale superficiale, rami della carotide esterna.
- Possono contribuire anche rami dell'arteria trasversa della faccia e dell'arteria mascellare interna.
Vascolarizzazione venosa
- Il drenaggio venoso avviene principalmente attraverso la vena retromandibolare, che si forma all'interno della ghiandola stessa e confluisce nella vena giugulare esterna.
Innervazione
- Innervazione parasimpatica tramite il nervo glossofaringeo (IX), attraverso il ganglio otico e il nervo auricolotemporale.
- Innervazione simpatica da plessi derivati dal plesso carotide esterno.
- Fibre sensitive provenienti dal nervo auricolotemporale (ramo del nervo mandibolare V3).
Rapporti anatomici
- Posteriormente confina con il processo mastoideo e il muscolo sternocleidomastoideo.
- Anteriormente è in rapporto con il ramo mandibolare e i muscoli masticatori.
- Medialmente contatta la fascia faringea e lo spazio parafaringeo.
- Attraversata da strutture vascolo-nervose, tra cui il nervo facciale, l’arteria carotide esterna e la vena retromandibolare.
Metodiche imaging per lo studio dell’organo
- Ecografia: esame di primo livello per valutare struttura, presenza di lesioni solide o cistiche, e guida a biopsie.
- TC: utile per valutare estensione locale e calcificazioni, e in caso di sospette lesioni neoplastiche.
- RM: esame di elezione per caratterizzazione tissutale e valutazione dei rapporti con il nervo facciale.
- Sialografia: utilizzata per visualizzare i dotti salivari in caso di sospetta ostruzione.
- Scintigrafia salivare: utile per valutare la funzione ghiandolare.
Misure radiologiche
Diametri
- Lunghezza media: 4–6 cm.
- Spessore antero-posteriore: circa 1,5–2,5 cm.
- Volume: può variare tra 20 e 30 mL in soggetti adulti.
Caratteristiche radiologiche
Radiologia tradizionale (RX)
- Normalmente radiotrasparente, ma possono essere visibili calcoli nei dotti (sialoliti) come opacità radiopache.
Ecografia
- Ecogenicità: omogenea, moderatamente iperecogena rispetto ai muscoli circostanti. In caso di patologia può apparire ipoecogena o disomogenea.
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso arterioso: flusso a bassa resistenza con indici di resistività (RI) compresi tra 0,55–0,75.
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso venoso: flusso continuo e non pulsatile, drenante nella vena retromandibolare.
Tomografia Computerizzata (TC)
- Densità basale (HU): 30–50 HU nei tessuti ghiandolari normali.
- Enhancement contrastografico (HU): aumento fino a 80–100 HU in fase arteriosa precoce per la ricca vascolarizzazione.
Risonanza magnetica (RM)
- Sequenze T1: segnale intermedio-iperintenso, più basso del tessuto adiposo ma più alto dei muscoli.
- Sequenze T2: iperintenso rispetto ai muscoli, utile per evidenziare lesioni cistiche o infiammatorie.
- Enhancement contrastografico: marcato e omogeneo in tessuto normale; eterogeneo o nodulare in presenza di patologia.
Angiografia
- Raramente indicata, può evidenziare vascolarizzazione anomala in caso di tumori ipervascolarizzati.
Varianti anatomiche
- Presenza di parotide accessoria (generalmente anteriore al dotto di Stenone).
- Dotto di Stenone con decorso variabile o duplicazione.
- Eventuale estensione profonda nel compartimento parafaringeo.
Illustrazioni e Imaging
Bibliografia
Raccolta di immagini
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"Parotide"
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