Descrizione

  • Formazione di una cavità contenente liquido cefalorachidiano (siringa) all'interno del midollo spinale.
  • La siringa può estendersi longitudinalmente, determinando alterazione della trasmissione nervosa.
  • Spesso associata a malformazione di Chiari I, traumi midollari o tumori intramidollari.

Eziopatogenesi

  • Alterazione del normale flusso del liquido cerebrospinale a livello della giunzione cranio-cervicale o del canale centrale spinale.
  • Malformazioni congenite (es. Chiari I) come causa più frequente.
  • Secondaria a aderenze aracnoidee post-traumatiche o infettive, che ostacolano il flusso liquorale.
  • Presenza di tumori spinali, soprattutto ependimomi, che alterano il normale drenaggio liquorale.

Manifestazione clinica

  • Deficit sensitivo dissociato (perdita della sensibilità termodolorifica con risparmio della sensibilità tattile e propriocettiva).
  • Debolezza muscolare, atrofia, riflessi osteotendinei iperattivi o aboliti.
  • Dolore cervicale, dorsale o radicolare.
  • Scoliosi, soprattutto nei pazienti pediatrici.
  • In casi avanzati, disfunzione vescicale o intestinale.

Imaging

Radiologia tradizionale (RX)

  • Non utile per la diagnosi diretta; può evidenziare scoliosi associata o alterazioni ossee secondarie.

Ecografia

  • Indicata solo in neonati tramite fontanella aperta per anomalie della giunzione cranio-cervicale o della colonna vertebrale.

Tomografia Computerizzata (TC)

  • Utile nella valutazione di anomalie ossee associate (es. disgenesie cranio-cervicali).
  • Limitata sensibilità nella visualizzazione della cavità siringomielica.

Risonanza Magnetica (RM)

  • Esame di scelta per la diagnosi.
  • Visualizzazione diretta della cavità iperintensa in T2 nel contesto del midollo spinale.
  • Valutazione della presenza di malformazione di Chiari, tumori o aderenze aracnoidee.
  • Studio RM della colonna completa per identificare lesioni multiple o associate.

Angiografia / Contrastografia

  • Non indicata di routine; utilizzabile per studiare la dinamica liquorale mediante mielo-RM o cisternografia.

Diagnosi Differenziale

  • Tumori intramidollari (ependimoma, astrocitoma).
  • Cisti aracnoidee spinali.
  • Malattie infiammatorie midollari (mieliti).
  • Siringobulbia nel caso di estensione al tronco encefalico.

Diagnostica di laboratorio

  • Non esistono esami di laboratorio specifici per la siringomielia.
  • Liquor cefalorachidiano solitamente normale o con modeste alterazioni se presente patologia concomitante.

Trattamento

Trattamento chirurgico

  • Decompressione della giunzione cranio-cervicale nei casi di Chiari I associato.
  • Drenaggio della siringa tramite shunt siringo-subaracnoideo o siringo-peritoneale nei casi selezionati.
  • Rimozione di lesioni occupanti spazio responsabili dell'ostruzione liquorale.

Trattamento interventistico

  • Non indicato nella gestione corrente della siringomielia.

Trattamento medico

  • Osservazione clinico-radiologica in pazienti asintomatici o con sintomi minimi.
  • Terapia sintomatica per il dolore neuropatico.

Bibliografia

  • Heiss JD, Patronas N, DeVroom HL, et al. Elucidating the pathophysiology of syringomyelia. J Neurosurg. 1999.
  • Milhorat TH, Capocelli AL Jr, Anzil AP, Kotzen RM, Milhorat RH. Pathological basis of spinal cord cavitation in syringomyelia: analysis of 105 autopsy cases. J Neurosurg. 1995.

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