Descrizione
Il timo è un organo linfoepiteliale primario situato nel mediastino anteriore, fondamentale per la maturazione dei linfociti T. È più voluminoso nei bambini e nei giovani adulti, subendo un progressivo processo di involuzione adiposa con l’età.
Vascolarizzazione arteriosa
- Rami timici provenienti principalmente dall’arteria toracica interna (ramo della succlavia).
- Contributi accessori da rami delle arterie tiroidee inferiori e pericardicofreniche.
Vascolarizzazione venosa
- Il drenaggio venoso avviene tramite vene timiche che confluiscono nelle vene toraciche interne, nelle vene brachiocefaliche e raramente nelle vene tiroidee inferiori.
Innervazione
- Fibre simpatiche provenienti dai gangli toracici superiori del sistema simpatico.
- Fibre parasimpatiche dal nervo vago (X).
Rapporti anatomici
- Anteriormente: in rapporto con lo sterno e i muscoli toracici anteriori.
- Posteriormente: in contatto con pericardio, grandi vasi (aorta ascendente, arco aortico, tronco brachiocefalico, vene brachiocefaliche e cava superiore).
- Superiormente: si estende nel collo, in prossimità della ghiandola tiroide.
- Lateralmente: in rapporto con i polmoni e i nervi frenici.
Metodiche imaging per lo studio dell’organo
- RX torace: può mostrare una massa mediastinica anteriore nei bambini o nei casi di iperplasia/timoma.
- TC: metodica di scelta per valutare morfologia, densità e rapporti del timo in tutte le fasce d'età.
- RM: utile per distinguere tessuto timico residuo da masse patologiche; eccellente nella valutazione di recidive post-chirurgiche.
- PET/TC: impiegata nella stadiazione dei timomi e nella distinzione tra tessuto timico attivo e lesioni neoplastiche.
Misure radiologiche
Diametri
- In età pediatrica: larghezza fino a 4 cm, spessore anteriore-posteriore fino a 1,5 cm.
- Nell’adulto: volume variabile in base al grado di involuzione, generalmente <15 cm³.
Caratteristiche radiologiche
Radiologia tradizionale (RX)
- Struttura mediastinica anteriore di densità omogenea nei bambini; può apparire come massa bilobata (“sail sign”).
Ecografia
- Ipoecogeno rispetto al grasso circostante nei bambini, spesso difficile da valutare negli adulti per involuzione adiposa.
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso arterioso: flusso a bassa resistenza, con vascolarizzazione periferica e centrale.
- Caratteristiche ecocolordoppler del flusso venoso: drenaggio poco evidente, flusso continuo verso le vene mediastiniche.
Tomografia Computerizzata (TC)
- Densità basale (HU): 30–50 HU nel timo giovanile; con l’età si riduce per sostituzione adiposa (fino a −50 HU).
- Enhancement contrastografico (HU): lieve-moderato, omogeneo; incremento fino a 80 HU nei giovani adulti.
Risonanza magnetica (RM)
- Sequenze T1: segnale variabile; intermedio nei giovani, iperintenso nelle fasi involutive (tessuto adiposo).
- Sequenze T2: segnale intermedio-iperintenso, utile per distinguere masse solide da residui ghiandolari.
- Enhancement contrastografico: lieve e omogeneo nel timo normale; disomogeneo o marcato in presenza di neoplasie (es. timoma).
Angiografia
- Non indicata nello studio di routine; può essere utilizzata per la valutazione di masse timiche ipervascolarizzate o nel contesto pre-chirurgico.
Varianti anatomiche
- Persistenza di timo cervicale accessorio.
- Iperplasia timica: può essere fisiologica (post-chemioterapia) o patologica.
- Estensione marcata verso il collo o il mediastino posteriore (rara).
Illustrazioni e Imaging
Bibliografia
Raccolta di immagini
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"Timo"
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