Descrizione
- I tumori del retto sono neoplasie che originano dal rivestimento mucoso del retto
- La neoplasia più frequente è l’adenocarcinoma rettale, rappresentando una quota significativa dei carcinomi colorettali
- Presentano caratteristiche anatomiche, cliniche e terapeutiche distinte rispetto ai carcinomi del colon
- Forme benigne includono polipi adenomatosi e lesioni iperplastiche
- Varianti rare comprendono carcinomi mucinosi, adeno-squamosi e carcinoidi
Eziopatogenesi
- Origine dalla trasformazione neoplastica di adenomi secondo la sequenza adenoma-carcinoma
- Fattori di rischio: dieta iperlipidica, obesità, fumo, alcol, sedentarietà
- Sindromi ereditarie: sindrome di Lynch, FAP
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn)
Manifestazione clinica
- Rettorragia, sangue misto a feci
- Alterazioni dell’alvo (tenesmo, diarrea, stipsi)
- Sensazione di evacuazione incompleta
- Dolore pelvico e perineale nei casi avanzati
- Anemia, calo ponderale, astenia
Imaging
Ruolo della diagnostica per immagini
- Fondamentale nella stadiazione preoperatoria, nella scelta del trattamento e nel follow-up
- RM pelvica è l’esame di riferimento per la stadiazione loco-regionale e per il restaging post-trattamento
- TC total body per la ricerca di metastasi sincrone o metacrone
- La RM permette la valutazione accurata di: estensione tumorale, invasione della fascia mesorettale, CRM (circumferential resection margin), linfonodi locoregionali, coinvolgimento sfinterico e presenza di EMVI
Radiologia tradizionale (RX)
- Di scarsa utilità diretta; RX addome utile per segni indiretti (occlusione)
Ecografia
- Ecografia transaddominale limitata nella valutazione del retto
- Ecografia endorettale utile per la stadiazione T nei tumori superficiali
Tomografia Computerizzata (TC)
- Utilizzata per la valutazione dell’estensione loco-regionale e metastatica
- TC total body necessaria per la stadiazione completa
Risonanza Magnetica (RM)
- Esame di riferimento per la stadiazione loco-regionale del carcinoma rettale
- Valuta l’invasione della parete rettale, mesoretto e strutture pelviche
- Fondamentale nella pianificazione terapeutica (chirurgia vs neoadiuvante)
Valutazioni specifiche con RM
- Distanza tra tumore e fascia mesorettale (MRF) su sequenze T2: <1 mm = CRM positiva, elevato rischio di recidiva locoregionale
- Stadiazione T: T2, T3a-b (infiltrazione <5 mm nel grasso mesorettale), T3c-d (infiltrazione ≥5 mm)
- Classificazione linfonodale (N): N0, N1, N2, considerando morfologia e sede (mesorettali, otturatori, iliaci interni); iliaci esterni e inguinali = malattia metastatica
- Coinvolgimento sfinterico: infiltrazione dello sfintere interno (T2-T3b), esterno (T4b)
- Valutazione di EMVI (extramural vascular invasion) come predittore di recidiva e metastasi
Limiti della RM
- Possibile overstaging per reazioni desmoplastiche
- Uniformità terapeutica per T2 e T3a-b nonostante diversa prognosi
Angiografia / Contrastografia
- Raramente impiegata, indicata solo in caso di sanguinamento acuto refrattario
Diagnosi Differenziale
- Proctiti infiammatorie
- Polipi rettali benigni
- Emorroidi interne ulcerate
- Neoplasie neuroendocrine
Diagnostica di laboratorio
- Esame delle feci per sangue occulto
- CEA per monitoraggio e follow-up
- Biopsia endoscopica per diagnosi istologica
- Emocromo: anemia ipocromica
Stadiazione e decisione terapeutica
- L’imaging guida la scelta tra chirurgia diretta e terapia neoadiuvante
- Chirurgia upfront possibile per T2-T3a-b senza coinvolgimento della fascia mesorettale
- Terapia neoadiuvante indicata per T3c-d, CRM positiva, linfonodi sospetti, EMVI positiva, metastasi sincrone
- Nei tumori extraperitoneali si adotta l’approccio per neoplasie rettali, mentre nei tumori oltre la riflessione peritoneale si applica la gestione dei tumori del colon
Trattamento
Trattamento chirurgico
- Resezione anteriore bassa con conservazione dello sfintere per tumori medio-alti
- Amputazione addomino-perineale per tumori bassi con invasione sfinterica
- Escissione locale transanale per tumori T1 selezionati
Terapia neoadiuvante
- Obiettivi: downstaging tumorale, riduzione delle recidive locoregionali e delle metastasi, incremento della sopravvivenza
- TOTAL NEOADJUVANT THERAPY: strategia intensiva preoperatoria per migliorare il controllo sistemico e locale
- Possibilità di approccio conservativo ("watch and wait") in pazienti con risposta clinica completa (cCR)
Trattamento interventistico
- Stenting palliativo in caso di stenosi neoplastica
- Embolizzazione arteriosa per controllo di sanguinamenti massivi
Trattamento medico
- Radioterapia con chemioterapia (fluoropirimidine) in fase neoadiuvante
- Chemioterapia adiuvante (FOLFOX) per stadi avanzati
- Terapie target e immunoterapia nei casi metastatici selezionati
Restaging e follow-up
- La RM post-trattamento valuta la risposta alla chemioradioterapia
- Sequenze T2 e DWI essenziali per riconoscere pattern di risposta completa o parziale
- Accordi tra RM ed endoscopia nel follow-up; endoscopia utile per identificare recidive superficiali
- cCR: assenza di lesione visibile, fibrosi, mucosa normale, negatività linfonodale
- cnCR: risposta quasi completa; gestione personalizzata
- Monitoraggio stretto (RM ed endoscopia ogni 3-6 mesi nel primo anno) per rilevare ricrescite locali
Raccolta di immagini
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"Tumori del retto"
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