Descrizione

Radiografia convenzionale a proiezione antero-posteriore (AP) del bacino e delle articolazioni coxo-femorali, eventualmente integrata da proiezioni oblique o laterali.


Indicazioni

  • Valutazione di dolore inguinale, pelvico o gluteo
  • Studio di traumi (es. fratture del bacino, acetabolo o collo femorale)
  • Ricerca di patologie degenerative (coxartrosi)
  • Patologie infiammatorie (artrite reumatoide, spondiloartriti)
  • Displasia congenita dell’anca
  • Valutazione pre- e post-operatoria (es. protesi d’anca)

Assenza di indicazioni

  • Dolore non localizzato senza segni clinici o anamnestici orientativi
  • Sospetto di patologie dei tessuti molli

Valutazione dell’esame

Valutazione del caso

  • In anamnesi
    • Tipo e localizzazione del dolore (inguinale, gluteo, laterale)
    • Esordio (acuto vs cronico) e modalità (post-traumatico, spontaneo)
  • Contesto clinico
    • Trauma recente o pregresso
    • Patologie reumatologiche note (artrite reumatoide, spondiloartriti)
    • Storia oncologica (sospetto metastasi ossee)
    • Presenza di protesi (valutazione post-operatoria, sospetta mobilizzazione)
  • Età e sesso del paziente
    • Età avanzata: sospetto artrosi o frattura da fragilità
    • Giovane adulto: possibile displasia, conflitto femoro-acetabolare
  • Stato funzionale
    • Limitazione funzionale (deambulazione, range articolare)
    • Dolore a riposo vs da carico
  • Esame obiettivo
    • Dolorabilità alla palpazione o mobilizzazione
    • Presenza di tumefazioni, versamenti, asimmetrie
    • Accorciamento o rotazione dell’arto
  • Segni sistemici
    • Febbre, perdita di peso, astenia (sospetto infettivo o neoplastico)
    • Esami di laboratorio alterati (VES, PCR, leucocitosi)

Esami di laboratorio

  • Solo se sospetta patologia infiammatoria/infezione: VES, PCR, emocromo, autoanticorpi

Imaging

  • Precedenti esami strumentali
    • Utili per confronto e follow-up
    • Esiti chirurgici o terapeutici precedenti
  • TC: per fratture complesse, pianificazione chirurgica
  • RM: sospetto di necrosi avascolare, sinovite, patologie dei tessuti molli
  • Ecografia: versamenti articolari, linfonodi, lesioni superficiali
  • Scintigrafia: infezioni o patologia infiammatoria/metabolica

Preparazione del paziente

  • Nessuna preparazione specifica
  • Rimozione di oggetti metallici nella regione pelvica

Materiali

  • Non materiali specifici

Esecuzione dell’esame

  • Paziente in ortostatismo o decubito supino
  • Proiezione AP centrata sulla sinfisi pubica

Proiezioni radiologiche

  • Proiezione antero-posteriore (AP) del bacino
    • Include entrambe le anche
    • Paziente in decubito supino con arti in leggera intrarotazione (15-20°) per visualizzare correttamente il collo femorale
  • Proiezione assiale dell’anca (Lauenstein o "frog-leg")
    • Valutazione del collo e testa femorale
    • Paziente in decubito supino con anca flessa e abdotta (a “rana”)
    • Indicata soprattutto in pazienti pediatrici e per lo studio di conflitti femoro-acetabolari
  • Proiezione laterale cross-table (Danellius-Miller)
    • Utilizzata nei traumi, quando non è possibile muovere l'arto
    • Richiede posizionamento con arto controlaterale sollevato e RX orizzontale
  • Proiezioni oblique (Judet)
    • Valutazione specifica dell'acetabolo (parete anteriore e posteriore)
    • Utili nei traumi acetabolari e nella pianificazione chirurgica
  • Proiezione AP dell’anca singola
    • Focalizzazione su un’anca, utile in pazienti con protesi o dolore unilaterale
  • Altre proiezioni opzionali
    • Proiezione false-profile di Lequesne: studio del versante anteriore dell'acetabolo, utile nel conflitto femoro-acetabolare
    • Proiezione di Dunn: migliore visualizzazione del profilo anterosuperiore della testa e collo femorale, usata nel conflitto femoro-acetabolare

Gestione clinica durante l’esame

  • Non necessaria

Controllo successivo all’esame

  • Non necessario

Reperti

  • Normali: simmetria articolare, rime articolari conservate, assenza di lesioni ossee
  • Patologici: segni di artrosi, fratture, displasia, osteonecrosi, lesioni ossee focali, alterato posizionamento di protesi

Refertazione

  • Quesito diagnostico: "________________".
  • Setting
    • Esame di DEA
      Esame di DEA mirato al quesito diagnostico "________________".
  • Fratture?
    Non lesioni ossee focali di natura traumatica recente.
    Non si osservano lesioni osteoarticolari traumatiche di insorgenza recente.
    • fratture pregresse stabili
      Si riconosce (lieve) irregolarità dei profili corticali (della branca ileopubica destra) in prossimità della sinfisi, possibile espressione di pregressa lesione traumatica non recente.
  • Lussazioni?
    Rapporti articolari conservati.
  • Coxartrosi?
    Segni di coxartrosi bilaterale.
    (Diffuse) manifestazioni coxartrosiche con (netta) riduzione in ampiezza della rima articolare, osteofitosi e ovalizzazione della testa femorale.

Referto prefatto

RX ANCA SINISTRA | Coxartrosi
Esame di DEA mirato al quesito diagnostico "caduta accidentale con trauma anca sinistra. Fratture?".
Non lesioni ossee focali di natura traumatica recente.
Rapporti articolari conservati.
Diffuse manifestazioni coxartrosiche con netta riduzione in ampiezza della rima articolare, osteofitosi e ovalizzazione della testa femorale.


Follow-up nel tempo dopo l’esame

  • In caso di esame normale ma persistenza dei sintomi
    • Approfondimento con RM se sospetto di patologia muscolo-tendinea, sinovite, necrosi avascolare precoce
    • Controllo clinico con eventuale rivalutazione radiografica a distanza (4–6 settimane)
  • In caso di frattura
    • RX di controllo per valutare consolidazione (a 4, 6, 12 settimane secondo il tipo di frattura)
    • Monitoraggio clinico-funzionale
  • In caso di artrosi
    • Follow-up clinico periodico
    • RX ogni 12–24 mesi per valutare progressione e indicazione chirurgica
  • In caso di protesi d’anca
    • RX di controllo post-operatoria immediata
    • Successivi controlli a:
      • 6 settimane (consolidamento iniziale)
      • 6 mesi (valutazione stabilità)
      • 12 mesi e poi ogni 2–3 anni (usura, mobilizzazione, osteolisi)
  • In caso di patologie infiammatorie
    • Monitoraggio clinico-laboratoristico
    • RX periodiche in base all’attività di malattia (ogni 6–12 mesi)

Casi clinici


Bibliografia


Raccolta di immagini