Descrizione

  • Proiezione tangenziale (“skyline” / Merchant) mirata alla valutazione dell’articolazione femoro‑rotulea.
  • Paziente in decubito supino o seduto con ginocchio flesso 30–45°; fascio centrale orientato cranio‑caudalmente.
  • Permette studio di congruenza trocleo‑rotulea, morfologia patellare, cartilagine e superfici articolari.

Indicazioni

  • Dolore anteriore di ginocchio / sindrome femoro‑rotulea.
  • Sospetto di lussazione / sublussazione rotulea acuta o cronica.
  • Ricerca di fratture osteocondrali o difetti cartilaginei focali.
  • Valutazione pre‑ e post‑chirurgica (MPFL, trocleoplastica, protesi rotulea).
  • Stadiazione e follow‑up di artrosi femoro‑rotulea.

Assenza di indicazioni

  • Patologie diafisarie tibiali / femorali prive di interessamento femoro‑rotuleo.
  • Monitoraggio esclusivo di tessuti molli (preferibile ecografia o RM).
  • Trauma acuto con sospetta frattura instabile → eseguire prima proiezioni standard.

Controindicazioni

  • Impossibilità a flettere il ginocchio per dolore o frattura instabile.
  • Dolore severo non controllato nonostante analgesia.
  • Gravidanza senza chiara necessità clinica.

Valutazione dell’esame

Valutazione del caso

  • Anamnesi (trauma, episodi di instabilità, interventi chirurgici).
  • Esame obiettivo: test di apprensione, ballottamento rotuleo, versamento.
  • Confronto controlaterale se clinicamente indicato.

Esami di laboratorio

  • Non specificamente richiesti per l’esame radiografico.
  • VES / PCR utili solo in caso di sospetta infezione peri‑protesica.

Imaging

  • Serie standard ginocchio (AP e laterale) preliminare obbligatoria.
  • TC ad alta risoluzione per studio morfometrico pre‑operatorio.
  • RM per valutazione cartilagine, legamenti e edema osseo.

Preparazione del paziente

  • Rimuovere oggetti metallici, tutori, cerotti radiopachi.
  • Informare il paziente su durata (< 5 min) e bassa dose (< 0,1 mSv).

Materiali

  • Detettore digitale 18 × 24 cm / 24 × 30 cm.
  • Supporto Merchant o posizionatore tangenziale dedicato.

Esecuzione dell’esame

  • Paziente supino/seduto, ginocchio flesso 30–45°.
  • Fascio centrale puntato 5–10 cm distalmente al polo superiore rotula.
  • Collimazione stretta all’articolazione femoro‑rotulea.
  • Parametri DR: 60–70 kV, 4–6 mAs.
  • Acquisizione bilaterale facoltativa per confronto.

Gestione clinica peri-esame

  • Analgesia orale / EV se dolore importante.
  • Assistenza nella mobilizzazione e nel posizionamento.
  • Verifica e archiviazione del consenso informato.

Controllo post-esame

  • Verifica qualità: sovrapposizione emicondili ≤ 1 mm, margini nitidi.
  • Nessuna restrizione post‑esame; ripresa attività immediata.

Refertazione

  • Allineamento rotula‑troclea: tilt, sublussazione, congruence angle.
  • Morfologia troclea (classificazione Dejour), altezza rotulea (Caton‑Deschamps).
  • Spessore cartilagineo, segni di condromalacia, osteofiti, geodi.
  • Fratture, corpi liberi, calcificazioni periarticolari.
  • Conclusione chiara con eventuali indicazioni a TC / RM.

Referti prefatti


Follow-up nel tempo dopo l’esame

  • 6 settimane post‑lussazione per controllo dell’allineamento.
  • 3–6 mesi dopo ricostruzione MPFL o osteotomia tibiale.
  • Annuale in caso di degenerazione cartilaginea precoce.

Casi clinici


Bibliografia


Raccolta di immagini

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